GP La Marseillaise 2022, Amaury Capiot rimonta Mads Pedersen – Tre italiani in Top10
Amaury Capiot conquista il GP La Marseillaise 2022. Uno splendido sprint in rimonta quello del belga, che sceglie la ruota giusta per sbucare nel finale davanti a Mads Pedersen (Trek-Segafredo) e Francisco Galvan (Equipo Kern Pharma). La corsa si è dunque decisa allo sprint dopo che nelle fasi finali erano stati, andando a riprendere in fasi diverse gli attaccanti del mattino, Diego Ulissi (UAE Team Emirates) e Guillaume Martin (Cofidis) protagonisti di azioni offensive che tuttavia il gruppo ha controllato bene, con il francese ripreso nella picchiata verso il traguardo, mentre l’italiano ha poi chiuso la Top10 di giornata assieme ad Alessandro Covi e Alberto Bettiol.
Dopo il via ufficiale, iniziano subito gli scatti per provare a formare la fuga di giornata. Un primo tentativo di Quentin Jauregui (B&B Hotels-KTM), Eugenio Sanchez Lopez (Equipo Kern Pharma) e Lindsay De Vylder (Sport Vlaanderen-Baloise) non ha buon fine, mentre ha successo l’attacco portato da Nicolas Debeaumarché (St Michel-Auber 93), Clément Carisey (Go Sport-Roubaix Lille Métropole), Louis Blouwe (Bingoal Pauwels Sauces WB), Aaron Van Poucke (Sport Vlaanderen-Baloise), Alexis Gougeard (B&B Hotels-KTM) e Danny Van Der Tuuk (Equipo Kern Pharma). Van Poucke, però non è in grado di seguire il ritmo dei compagni d’avventura e si stacca, mentre riescono velocemente a rientrare Jordan Jegat (Team U Nantes Atlantique) e Julien Amadori (Nice Metropole Cote d’Azur), formando così un drappello di sette uomini in testa alla gara.
Questo gruppetto guadagna in fretta fino a 7’20” sul plotone, che dopo circa 30 chilometri dal via decide di aumentare l’andatura per non concedere troppo vantaggio e per tenere sotto controllo la situazione. Dopo il primo GPM di giornata, il Pas de la Couelle, il margine dei fuggitivi scende infatti a 5’45”, continuando lentamente a diminuire nei chilometri seguenti grazie al lavoro della Groupama-FDJ. Avvicinandosi alle prime rampe del Col de l’Espigoulier, Amadori perde contatto dal gruppo di testa e viene in seguito ripreso dal gruppo, mentre una volta raggiunta la cima della salita, l’armonia tra gli attaccanti si spezza, e Debeaumarché e Gougeard provano ad avvantaggiarsi.
I due, tuttavia, vengono velocemente raggiunti dagli altri fuggitivi a esclusione di Jegat, che non riesce più a seguire il ritmo dei compagni d’avventura. I cinque battistrada rimasti vedono diminuire ulteriormente il margine sul plotone, tirato ora da EF Education-EasyPost e Ag2r Citroen, ed entrando negli ultimi 50 chilometri il gap scende infatti a 2’25”. Sulle prime rampe della Route des Crêtes, Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost) prova quindi ad accelerare ma non riesce a fare la differenza, tuttavia la sua azione consente al ritardo del gruppo di calare a 1’40” in cima alla salita. Con anche Blouwe a perdere contatto tra i fuggitivi, Bettiol riprova ad attaccare, e lo stesso fa Diego Ulissi (UAE Team Emirates), con il due volte iridato juniores che riesce ad estirparsi dal gruppo assieme a Sandy Dujardin (TotalEnergies) per lanciarsi all’inseguimento dei battistrada.
Davanti, intanto, rimangono da soli al comando Debeaumarché e Gougeard, ma il loro vantaggio ai piedi del Pas d’Oullier è ormai di soli 30″ sulla coppia all’inseguimento, che non tarda ad andare a riprendere Van der Tuuk. Inevitabile poco più tardi il ricongiungimento da parte degli inseguitori, con Ulissi, Dujardin che rientrano su Debeaumarché e Gougeard, riportando davanti anche Van Der Tuuk, che tuttavia cede nuovamente il passo. Con la strada che continua a salire, Ulissi impone un ritmo impossibile per gli altri, che saltano progressivamente, con Gougeard ultimo a cedere, ad un chilometro dal GPM. Il battistrada entra così negli ultimi 30 chilometri di corsa con un vantaggio di 50 secondi sul gruppo, condotto da Trek – Segafredo e Cofidis, fino allo scatto di Guillaume Martin (Cofidis), seguito da Alexys Brunel (UAE Team Emirates).
Ulissi scollina così con un margine di 30 secondi sul francese, che progressivamente riprende gli altri ex fuggitivi, mentre alle loro spalle è la Ag2r La Mondiale che prende in mano l’inseguimento nel corso della discesa. Verso la fine della discesa sul francese rientra Brunel, che porta con sé i vari Gougeard, Dujardin e Beaumarché. Questo gruppetto, trascinato da Martin, si avvicina notevolmente all’italiano, che finisce per rialzarsi per essere ripreso a 21 chilometri dalla conclusione, quando la strada torna lentamente a salire e il gruppo si trova a 35 secondi. Dopo aver continuato a tenere alto il ritmo nel saliscendi che porta all’ultima salita, sul Col de la Gineste è nuovamente Martin a provare l’allungo. Dopo aver faticato in precedenza, alla sua ruota è Brunel l’unico a reagire, ma alla nuova accelerazione del grimpeur puro non può reagire. Intanto, in gruppo è la Arkéa – Samsic a prendere in mano la situazione, ma a 15 chilometri dal traguardo è Benoit Cosnefroy a rompere gli indugi. Nasce così una serie di scatti, con anche Toms Skujins, Thomas Champion, George Zimmermann e Magnus Cort che si muovono con il francese.
L’azione non ha grande fortuna, ma ha il merito di dare una ulteriore scossa, con anche Thibaut Pinot che si mostra nelle prime posizioni, così come un pimpante Mads Pedersen, supportato da Bauke Mollema, autore di un grande lavoro. Il gruppo va così a riprendere Ulissi, Brunel e Dujardin, ultimi corridori rimasti nel mezzo, a undici chilometri dal traguardo, ma anche il battistrada vede il suo margine scendere in maniera costante, cercando di resistere al ritorno del gruppo, che scollina con un ritardo ridotto ormai ad appena venti secondi, condotto da Ag2r La Mondiale, UAE Team Emirates e Trek – Segafredo. La sua sorte è segnata, con il gruppo che lo riassorbe nella picchiata verso Marsiglia, dove la vittoria si decide dunque con un inevitabile sprint.
Risultato GP La Marseillaise 2022
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